La Campagna

COSTRUIRE UN MOVIMENTO DI PACE GLOBALE
La Visione
La campagna di Jai Jagat si basa sulla visione di ahimsa (nonviolenza) che guida e motiva l’azione umana. Le persone sono incoraggiate a muoversi … a marciare e usare canali diversi, come arte, musica, teatro, social network, letteratura, giornalismo ed educazione, per contrastare una politica economica violenta con la nonviolenza e il cambiamento positivo.
I movimenti sociali mettono insieme le persone per sollecitare in modo coraggioso programmi di cambiamento per le fasce più deboli della popolazione. Lo sforzo è quello di costruire nuove strutture nonviolente in grado di promuovere un modello di sviluppo basato sull‘etica, sulla giustizia e sulla pace. Tutto ciò si ispira chiaramente all’idea di Gandhi secondo cui l’autogoverno è importante e spinge gli stati gli attori politici globali ad assumersi le proprie responsabilità. I movimenti sociali nonviolenti non hanno l’obiettivo di provocare chi ha potere, ma al contrario cercano di prevenire la contrapposizione. I movimenti sociali nonviolenti sono aperti al dialogo ogni qualvolta sia possibile. Se non c’è dialogo e ci sono solo richieste, allora la lotta è giustificata.
Atto Costitutivo
VISIONE
Sulla scia dell’aggravarsi delle crisi economiche, sociali e ambientali, ovunque cresce il desiderio di un profondo cambiamento nel nostro modo di vivere. La campagna di Jai Jagat (“la vittoria del mondo”) sta lavorando per realizzare un mondo che porti benessere a ogni essere vivente dove “nessuno è lasciato indietro”.
Obiettivi
- Promuovere il messaggio principale di Gandhi, vale a dire la nonviolenza, come strategia di trasformazione globale e stile di vita comune.
- Fare della campagna Jai Jagat, le cui marce sono una componente essenziale, uno strumento per la convergenza delle forze del cambiamento e della trasformazione individuale, sociale e istituzionale.
- Promuovere la conoscenza e l’emancipazione delle donne, dei giovani e dei poveri e degli altri esclusi come attori essenziali di questa campagna.
- Contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide ambientali, sociali e democratiche globali.
- Adottare i quattro temi centrali della campagna gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Agenda 2030) per raggiungere i seguenti obiettivi: eliminazione della povertà e dell’esclusione sociale, giustizia climatica, risoluzione nonviolenta dei conflitti.
VALORI
- “Essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo”
- Praticare la benevolenza e la cura l’uno per l’altro
- Proporre nuove soluzioni piuttosto che contrapporsi
- Rispettare l’ideale di apertura, cooperazione e inclusione di Jai Jagat al servizio del bene comune.
Strategia

Oltre ai tradizionali problemi dell’ingiustizia, della povertà e dell’emarginazione delle comunità povere si somma oggi la necessità di affrontare la devastante minaccia del cambiamento climatico. Mentre lavoriamo insieme per il benessere comune, le nostre migliori qualità e idee dovranno essere sfruttate per migliorare la vita degli individui, delle comunità, dei paesi e in definitiva dell’intero pianeta.
La visione di Jai Jagat è emersa quando Rajagopal, il fondatore di Ekta Parishad, ha visitato numerosi gruppi in tutta l’India e in altre nazioni per spiegare i metodi di Ekta Parishad per l’emancipazione delle comunità povere. Vedendo come i singoli gruppi stavano avendo un impatto sulle loro comunità, il passo successivo era di unirli per creare un movimento che potesse fornire soluzioni efficaci ai problemi che affrontavamo.
Never in human history have we faced such a crisis as we face now. There are the ancient problems of poverty and injustice, along with new and escalating wars and migration on a massive scale. Increasing automation is bringing the mass employment model of capitalism to an end. Millions of jobs are threatened as human labour becomes redundant across many industries. In addition to all that, the profound effects of global warming and extreme weather conditions need to be halted, or at least mitigated, to prevent a catastrophic future with significantly diminished food and water.
Mai nella storia umana ci siamo trovati ad affrontare una crisi come quella che stiamo vivendo adesso. Insieme agli antichi problemi della povertà e dell’ingiustizia, ci sono le nuove guerre e migrazioni in aumento su vasta scala. La crescente automazione sta mettendo fine al modello di occupazione di massa del capitalismo. Quando il lavoro umano diventa ridondante in molti settori, milioni di posti di lavoro sono minacciati. Inoltre, gli effetti profondi del riscaldamento globale e delle condizioni meteorologiche estreme devono essere fermate, o almeno mitigate, per prevenire un futuro catastrofico in cui cibo e acqua scarseggeranno.
In questo momento è necessario un movimento globale coeso che faccia sentire la sua presenza e che solleciti la pace e la cooperazione internazionale. Il tempo che ci rimane per lavorare insieme per salvare il pianeta sta per scadere. Ridurre i conflitti, i consumi eccessivi e insostenibili, il crescente divario tra ricchi e poveri, i gas serra e l’ingiustizia su scala globale è una sfida che potrebbe sembrare insormontabile, ma questa è la situazione e dobbiamo iniziare da qualche parte.
Che l’Impero britannico rinunciasse all’India, il suo gioiello coloniale, senza spargimento di sangue, poteva sembrare un sogno impossibile quando Mahatma Gandhi si unì per la prima volta alla lotta per l’indipendenza dell’India: eppure visse per vedere realizzarsi il suo sogno. I mantra di Gandhi della nonviolenza e miglioramento individuale nell’interesse del bene collettivo, sono la pietra angolare del manifesto di Jai Jagat. La sua idea di Sarvodaya (“progresso per tutti”) prevedeva di incoraggiare le persone a superare le grandi sfide della loro vita attraverso l’azione collettiva.
Il manifesto di Jai Jagat suggerisce ciò che effettivamente potremmo fare collettivamente per prevenire un futuro disastroso. Il nostro opuscolo Verde e Bianco ha come obiettivi la necessità di un nuovo movimento di massa e quella di lavorare assieme per gli stessi obiettivi comuni. Il Verde allude al recupero di una relazione equilibrata con il pianeta e il Bianco alla lotta per la pace basata sempre sulla giustizia. Speriamo che la visione che abbiamo condiviso nell’opuscolo ispiri la volontà e il coraggio di milioni di persone per migliorare le loro vite individualmente e collettivamente.
Ciò che Gandhi disse tanti anni fa è ancora valido: “Il mezzo può essere paragonato a un seme, il fine a un albero; e tra mezzo e fine vi è esattamente lo stesso inviolabile nesso che c’è tra seme e albero “.
La nonviolenza è uno stile di vita perché dobbiamo continuamente lottare per sconfiggere la nostra violenza interiore. . La parola Satyagraha (lett. “insistenza per la verità”) per Ghandi puntava al riconoscimento di quella forza interiore capace di superare gli ostacoli e determinare il cambiamento esterno. A tal proposito sono stati identificati sei presupposti che possono aiutare ciascuno a trovare la sua forza interiore:
- L’impegno al cambiamento personale
- L’impegno alla protezione dei sistemi che nutrono la vita del pianeta
- L’impegno ad un agire sociale nonviolento
- L’impegno all’adozione di uno stile di vita nonviolento
- L’impegno a una cittadinanza globale
- L’impegno alla giustizia, ai diritti umani e alla democrazia
Questa visione intende offrire alle persone, specialmente ai giovani, la consapevolezza della loro forza individuale e collettiva e del potere che possono esercitare, come singoli e come comunità, invece di attendere che governi e organizzazioni agiscano in modo positivo e utile.
Abbiamo tutti contezza della catastrofe naturale che genererebbe l’aumento della temperatura globale di 1.5 gradi centigradi, o peggio ancora di 2 gradi centigradi. L’ingegnosità umana a livello locale può portare al cambiamento totale.
Una delle prerogative di Jai Jagat è proprio quella di promuovere dal basso nuovi sistemi e innovazioni in tutto il mondo per poter combattere il cambiamento climatico.
Jay Jagat sostiene la riforma dell’istruzione per assicurare che i valori sociali siano metabolizzati dall’insegnamento e affinché le persone imparino fin dai primi anni come divenire responsabili cittadini del mondo. Ognuno di noi dovrebbe instillare nei nostri giovani una visione più incisiva di pace e giustizia, invece di spingerli a integrarsi e mantenere lo status quo. Mettere di fronte i giovani alle sfide della marginalizzazione della povertà da un lato, e dall’altro dei gravi cambiamenti climatici, può creare le basi per il loro sviluppo sociale e per la comprensione dei profondi problemi strutturali della società.
Sono proprio i bambini e le generazioni più giovani ad aver compreso l’entità della minaccia ambientale che incombe su di noi e sulle altre specie. I recenti scioperi della scuola, ispirati dall’iniziativa della giovane Greta Thunberg in Svezia, il cui obiettivo è quello di protestare contro l’immobilismo dei governi verso il cambiamento climatico, sono una chiara manifestazione di questo senso di consapevolezza che si sta diffondendo nel mondo.
Altrettanto importanti sono le iniziative delle donne che stanno facendo leva verso un cambiamento positivo della società. La diffusione in tutto il mondo di gruppi femminili di mutuo sostegno è una testimonianza dell’importanza della leadership femminile nello sviluppo. Da sempre le donne hanno avuto meno possibilità di mobilità sociale, ma quando si offrono a loro e alle loro famiglie delle opportunità, dimostrano di essere un passo avanti.
Il successo di Jai Jagat dipenderà da queste quattro azioni:
- Eliminare la Povertà—I bisogni fondamentali degli esseri umani sono uguali per tutti
- Combattere la Discriminazione Sociale—Il rispetto dei diritti umani affinché non ci siano emarginazioni sulla base razziale, di casta, di genere, di religione o gruppo etnico.
- Invertire la Distruzione Ecologica e la Crisi Climatica—questo richiederà cambiamenti radicali dei modelli di produzione e consumo
- Mettere fine ai conflitti— i conflitti da sempre hanno causato distruzione di vite umane e di potenzialità e l’unico modo per mettergli fine è quello di collaborare tutti insieme per creare una società nonviolenta.