Sospensione di Jai Jagat

17 Marzo, 2020

Cari Amici:

È con rammarico che vi annunciamo la sospensione temporanea della marcia di Jai Jagat. Speriamo che questo sia solo un rinvio e che avremo la possibilità di riunirci e riprendere la marcia non appena la situazione del COVID-19 sarà migliorata e sotto controllo. Stiamo incoraggiando tutte le persone direttamente coinvolte nel progetto a mantenere alto lo spirito e continuare a lavorare. Ci stiamo organizzando per continuare la marcia virtualmente e, se possibile, creare video Blog e seminari su Gandhi e la nonviolenza per spingere le persone a riflettere su stili di vita alternativi mentre sono a casa o in quarantena.

Per tenervi informati sul corso degli eventi, sappiate che abbiamo raggiunto Yerevan meno di una settimana fa dopo aver percorso oltre 400km in un mese. È stata un’esperienza coinvolgente che ci ha permesso di scoprire l’incredibile ospitalità del popolo Armeno mentre diffondevamo il pensiero di Gandhi e il suo messaggio di pace. Il popolo Armeno storicamente ha sofferto così tanto guerre e conflitti che non sorprende la loro energica reazione a questo messaggio di pace. Quest’esperienza ha toccato profondamente i marcianti sia Indiani che Internazionali e gli ha dato più forza per continuare a contribuire in futuro ai processi di “peace building” una volta lasciata la marcia in Armenia. La marcia in Armenia ha seguito un’altra marcia di ben quattro mesi in India, che ci ha portato molto più vicini alle popolazioni, al loro desiderio di pace e alla loro devozione verso di valori di Mahatma e Kasturba Gandhi. Il lavoro dell’intero Ekta Parishad ha reso il viaggio in India un’esperienza incredibile su cui dobbiamo costruire il nostro modo di affrontare la violenza nella società su più livelli. Anche nei viaggi in Nepal, Pakistan, Emirati Arabi, Balcani e specialmente in Iran abbiamo portato un forte messaggio di pace e non violenza.

Siamo pronti a dare seguito al lavoro svolto con i contatti che abbiamo creato nel frattempo, inclusi i network che abbiamo stabilito con Ginevra, l’Europa e gli USA;  ciò ci ha dato la giusta direzione nel portare avanti in futuro i nostri progetti di educazione alla pace, economia nonviolenta e politica nonviolenta . Tornando sulla questione del rinvio abbiamo trovato difficile fermare questo progetto dopo sette anni di pianificazione. Su consiglio del governo Armeno abbiamo rimandato indietro 35 marcianti che ci hanno già comunicato di aver raggiunto in sicurezza le proprie case in India. Quelli provenienti da aree più lontane come Kenya, Australia, Messico e Argentina sono in questo momento sui propri voli o stanno per imbarcarsi, gli europei rimanenti torneranno a casa nei prossimi giorni mentre un piccolo gruppo di tre marcianti attenderà in Armenia. Una volta che ci saremo assicurati che tutti siano al sicuro e che i documenti siano in ordine anche noi torneremo in India.

I marcianti di Jai Jagat vogliono però ribadire che, mentre stiamo affrontando una pandemia globale e dobbiamo essere prudenti, dobbiamo anche prendere quest’occasione per spingere ulteriormente per un cambiamento nell’approccio allo sviluppo e alla politica economica vigente. Non lasciamo che il panico ci accechi tanto da oscurare la visione di un mondo più giusto, la visione di Jai Jagat. C’è ancora molto da fare.

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