Giornata internazionale della pace

Il 30 novembre 1981, con risoluzione 36/67   l’Assemblea Generale ha scelto di celebrare la Giornata internazionale della pace ogni terzo martedì del mese di settembre, in coincidenza con il giorno  dell’apertura delle sessioni dell’Assemblea Generale.  Successivamente, nel 2001, con la risoluzione 55/282  è stata istituita all’unanimità la Giornata ogni 21 settembre.
Nella risoluzione, le Nazioni Unite invitano tutti i paesi a rispettare la cessazione delle ostilità e a commemorare la Giornata attraverso attività educative e di sensibilizzazione sul tema della pace.

Nel settembre 2015, durante il vertice storico dei leader mondiali a Palazzo di Vetro, 193 Stati Membri delle Nazioni Unite hanno adottato all’unanimità17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile: costruire strade di pace. I Paesi, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. 

Lo sviluppo sostenibile contribuisce in modo decisivo a debellare i problemi che affliggono il mondo contemporaneo come la povertà, la fame, la corruzione, la riduzione delle risorse naturali e l’ineguaglianza sociale. “L’eliminazione di queste cause di conflitto permetterebbe di creare le basi per una pace duratura” ha affermato Ban Ki-moon.

E’ evidente che senza una comunità pacifica e inclusiva e una governance efficace, lo sviluppo non può essere sostenibile. Ad esempio, i paesi colpiti da conflitti sono i più lontani dal raggiungimento degli SDG, mentre in molti altri paesi il ristabilimento delle istituzioni di pace e responsabili ha contribuito notevolmente al raggiungimento degli SDG.

L’Obiettivo 16 entro il 2030 mira pertanto a promuovere pace e giustizia. Come tale, essa sostiene:
16.1: ridurre in modo significativo tutte le forme di violenza e il tasso di mortalità;
16.2: eliminare l’abuso, lo sfruttamento, il traffico e tutte le forme di violenza e torture verso i bambini;
16.3: promuovere lo stato di diritto a livello nazionale e internazionale e di garantire parità di accesso alla giustizia per tutti;
16.4: ridurre in modo significativo i flussi finanziari illeciti e di armi, rafforzare il ritorno dei beni rubati e combattere ogni forma di criminalità organizzata;
16.5: Sostanzialmente ridurre la corruzione e le tangenti in tutte le loro forme;
16.6: Sviluppare istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti a tutti i livelli;
16.7: Assicurare un reattivo, inclusiva, partecipativo e rappresentativo processo decisionale a tutti i livelli;
16.8: ampliare e rafforzare la partecipazione dei paesi in via di sviluppo nelle istituzioni della governance globale;
16.9:garantire per tutti un’identità legale e la registrazione delle nascite
16.10: Garantire l’accesso del pubblico alle informazioni e proteggere le libertà fondamentali, in conformità della legislazione nazionale e degli accordi internazionali;
16.a: Rafforzare la capacità delle istituzioni nazionali, anche attraverso la cooperazione internazionale, in particolare nei paesi in via di sviluppo, di prevenire la violenza e di combattere il terrorismo e la criminalità;
16.B: Promuovere e far rispettare le leggi e le politiche non discriminatorie per uno sviluppo sostenibile.

Jai Jagat, “vittoria nel mondo” è una Marcia mondiale per la giustizia e la pace di 10.000 Km che partirà da Nuova Dehli il 2 ottobre 2019 e si concluderà a Ginevra il 21 settembre 2020, giornata internazionale della pace.L’obiettivo della marcia è creare una risposta alla crisi economica, sociale ed ambientale, per creare un mondo giusto basato sulla cultura della nonviolenza, i principi delle Nazioni Unite e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Articolo scritto da Sofia Catalano per Jai Jagat Italia

Lascia un like e seguici:

Comincia la discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *